Ray Tracing
Il Ray Tracing è stato mediato da applicazioni di design visuale, modellazione 3D per esempio.
Consiste nel prendere una sorgente come se fosse la sorgente di un certo numero di raggi e poi calcolare il percorso di ognuna di esse per vedere quale raggiunge il punto d'ascolto prefissato.
Questo è il sistema con il quale si fa tipicamente il rendering dei modelli 3D.
Con l'applet amray - The Raytracing Sketchpad possiamo dsegnare uno spazio geometrico a due dimensioni e valutare il comportamento delle prime riflessioni attraverso l'algoritmo di Ray Tracing.
Visualizzazione grafica dell'algoritmo di Ray Tracing
Aggiungendo l'ascoltatore possiamo notare come varia la risposta all'impulso in base alla sua posizione. Se l'ascoltatore si avvicina alle pareti il suono diretto impiega quasi lo stesso tempo del suono riflesso ad arrivare all'ascoltatore. La distanza tra il suono diretto e l'arrivo delle prime riflessioni ci da informazimi importanti sulla posizione della sorgente.
Ray Tracing tra sorgente e ascolatore in movimento
Questo parametro viene chiamato early reflection o pre delay nei riverberatori commerciali.
La zona delle prime riflessioni è quella zona in cui il nostro orecchio riesce ancora a percepire i signoli contributi.
Quando mi avvicino ad una parete, le prime riflessioni si avvicinano molto al suono diretto, ed in queste condizioni la parte di riverberazione diffusa sovrasta la zona di prime riflessioni.
Oltre alle caratteristiche quantitative che caratterizzano lo spazio e la posizione dell'ascoltatore all'interno dello spazio, è importante capire come sono collocate temporalmente le 3 regioni di: suono diretto, prime riflessioni e zona diffusa (coda).