La sorgente è individuata da due angoli e una distanza.
Tutti questi meccanismi sono attivi sempre in maniera simultanea e sono organizzati e messi insieme dal nostro cervello.
Il bagaglio esperienziale viene utilizzato e che permette di realizzare delle triangolazioni creando delle aspettative.
Il primo meccanismo è la loudness ovvero l'intensità della sorgente. Come facciamo però ad esempio a distinguere una sorgente debole vicina ed una sorgente potente lontana?
Un indizio ed un primo riconoscimento puó essere il filtraggio che applica l'aria sul suono, e dunque il nostro sistema percettivo riconosce il filtraggio e fa un ipotesi al contrario quando si tratta di determinare la distanza di una
sorgente.
Che è denotato dal feedback visivo (se siamo in grado di vedere la sorgente), poichè il movimento ci da l'indizio che ci permette di fare triangolazioni dinamiche.
Perchè se io ho una sorgente vicina in un ambiente chiuso ITDG (ovvero rapporto tra suono diretto e prima riflessione) avrà un certo valore. Ci sarà una differenza di tempo di arrivo tra due suoni, se la sorgente è lontana, questo spazio sarà molto minore.