Prima di chiarire che cosa sono i punti, dobbiamo affrontare il significato di avere una scrittura di
matrice seriale o post-seriale. Questo tipo di scrittura non significa usare le serie e tutto sommato
neanche il serialismo integrale, cioè quella tendenza di creare serie di valori per i diversi parametri
del suono. La mentalità post-seriale ci interessa in quanto crea scale omogenee di valori all'interno
di una caratteristica qualunque del suono e della sua emissione. Essendo una mentalità che si fonda
su un'idea di combinazione di elementi, idea sostanzialmente linguistica, se voglio formare una
lingua devo prima crearmi un alfabeto.
Stockhausen dice i punti sono un sinonimo tutto sommato di note. Non dobbiamo intendere il
puntillismo di questa stagione compositiva in analogia con il puntillismo pittorico, non è una specie
di granulazione. Ma è l'idea che ogni nota sia una specie di oggetto, universo a sé, un qualcosa che
ha una sua autonomia che è vincolata solo da un rapporto deterministico di posizione all'interno del
pezzo, ma aldilà di questo non ha un vincolo di uniformità come per esempio nei confronti di una
melodia.
Stockhausen stesso rappresenta questi punti come forme geometriche di forma, dimensione e
campitura diverse. Ci è molto utile come rappresentazione per capire che questo note sono un po
come la parola ungarettiana, distillata, da un valore formidabile perché è isolata, ha senso in sé e
per sé. Questi punti vengono poi organizzati secondo criteri seriali e ci danno quel tipo di tessitura a
mosaico multicolore che sentiamo ascoltando Kontra-Punkte. Però attenzione, ad un certo punto
anche in questa composizione questi punti è come se esplodessero: anziché sentire una singola nota
o al massimo la cellula di due o tre note, soprattutto verso la fine sentiamo delle sventagliate di note
come se non si trattenessero più. Questo aspetto non è tanto la volontà di tornare al fraseggio quanto
l'idea che il punto esploda e diventi non più la nota pronunciata letteralmente ma una specie di
segnaposto per qualcosa di più ampio, che si espande.