Analisi Compositiva: Karheinz Stockhausen

Relazione con Mikrofonie I

  • la struttura a 33 sezioni
  • presenza di materiale prescrittivo
  • idea che ci sia una distorsione (I microfono, II RM)

Di specifico in Mikrofonie II c'è autonomia per descrivere aspetti qualitativi delle voci e sopratutto la dimensione autobiografica e metamusicale che realizza una forma particolare di relatività progressiva.

Mikrofonie II è meno riuscito e meno famoso poiché mentre Mikrofonie I scende nell'inaudito grazie al microfono ed il tam-tam solista e grazie al filtraggio che insiste su materiale già enigmatico (materiale del tam-tam grattato), materiale non vegliato in nessun tipo di schema. Con il filtro l'esperienza diventa veramente estraniante.

In Mikrofonie I vi sono suoni che non si conoscono che vengono distorti e alterati anche dai filtri. In Mikrofonie II c'è uno split cognitivo e dunque il materiale che dovrebbe essere distorto non si presenta già di suo come materiale inaudito, ma la sfida di portarlo nel terreno dell'inaudito, non riesce al meglio e sentiamo che la RM è di fatto un processo sovrapposto. Questa tipologia di modifica funzionerebbe meglio con degli strumenti che sono privi di topologia.

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