La dimensione indica l’estensione dell’oggetto nello spazio. Le figure vengono solitamente raggruppate in base alle dimensioni:
Intuitivamente è come muoversi lungo una direzione sola (dimensione 1) o due direzioni (dimensione 2) o tre direzioni (dimensione 3).
Ma il Triangolo di Sierpinski, che dimensione ha?
Un segmento è una figura autosimilare poiché può essere divisa per \(n^1\) parti uguali, ognuna di grandezza \(1/n\) rispetto all’originale e con la proprietà di tornare identica all’originale se la parte viene moltiplicata per \(n\) cioè
ingrandita di un fattore \(n\).
Un quadrato potrà essere suddiviso in \(n^2\) quadratini dati dalla suddivisione dei lati rispettivamente in \(1/n\) parti. Analogamente per un cubo si avranno \(n^3\) cubetti.
La dimensione allora può essere dedotta dall’esponente di \(n\).
Nei frattali la dimensione viene espressa calcolando il logaritmo del numero dei pezzi in cui l’oggetto è stato suddiviso, rispetto al logaritmo del fattore di ingrandimento.
Iniziamo esprimendo il logaritmo del numero dei pezzi:
Dividiamo il risultato per il logaritmo delle divisioni:
Per il Triangolo di Sierpinski si ha che l’angolo in basso a sinistra, se amplificato (ingrandito) di un fattore 2 riproduce il triangolo di partenza.
fig. 25
I pezzi in cui è stato diviso il triangolo sono 3. Quindi \(D = \frac{\log (\text{numero pezzi})}{\log (ingrandimento)} = \frac{\log (3)}{\log (2)} = 1.585\) cioè una dimensione frazionaria compresa tra 1 (linea) e 2 (figura piana). Non avremo quindi una dimensione come un numero intero, ma siamo a metà strada tra una figura a due dimensioni ed una ad una dimensione. La dimensione non è un numero intero ma è un numero frazionario (da ciò frattali).