Il Paradigma di Stockhausen

Schema

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fig. 17

In questo schema vediamo messi in relazione i quattro cardini del paradigma Stockhausen, ovvero:

  • gli assunti fondamentali o valori di base
  • le immagini o metafore o modelli
  • i principi operativi
  • i metodi di lavoro, suddivisi in:
    • principi costruttivi
    • materiali di lavoro

In questo schema non figurano le strutture mistiche di Stockhausen, ma è presente la relatività progressiva di Stockhausen, ovvero quella capacità che ha un determinato materiale, processo, metodo o concetto di estendersi e di essere riassorbito a un livello superiore di operatività. Così come i punti sono riassorbiti nei gruppi, i gruppi si estendo la loro concezione ai momenti e a loro volta momenti, punti e gruppi vanno a costituire il materiale geografico all'interno delle formule.

Assunti fondamentali

In realtà principio di relatività progressiva significa: ripensare un dato stadio del proprio sviluppo (scientifico, artistico o cognitivo), ripensarlo e ricollocarlo in una struttura più complessa; questa complessità è crescente fino alla formula, dopodiché Stockhausen smette di render conto di questo processo, un po' per il prevalere della musica intuitiva ed un po' poiché la formula rappresenta il tetto di questo processo, ovvero la galassia nella sua estensione massima, in cui non si può postulare un ulteriore principio di espansione.

Modelli

Questo principio di relatività progressiva ha delle immagini molto eloquenti in:

Metodi di principio

  • L'idea di mondo vibrante a passa per il principio di intuizione, che è un germe di arbitrio, di non spiegato e inspiegabile che abbiamo all'intero dei brani di Stockhausen fin dall'inizio.
  • Il serialismo più volte descritto e definito.

Metodi di lavoro

Che riguardano a loro volta i materiali ben precisi:

  • suono -> forma punti
  • parametrici statistici (moltiplicati) -> formano i gruppi
  • la forma -> produce momenti (moment form)
  • processi di trasformazione legate a forme drammaturgiche -> legate a processi (applicabili a pezzi finalizzati anche direttamente dall'autore)
  • principio compositivo -> formula (punto di arrivo)

Coenen collega l'intuizione solamente alla formula, mentre il principio del serialismo è onnicomprensivo. Anche se il principio dell'intuizione si dovrebbe estendere a tutte quelle zone oscure(carnevalesche, ovvero in cui vi è una sospensione delle regole), che inizia ben prima del momento della musica intuitiva.

Coenen collega l'intuizione direttamente alla formula perché i processi che conducono alla proiezione di essa (che è un principio costruttivo), restano in parte inspiegati per molto versi (nell'ombra). Sono stati fatti tentativi puntuali di ristabilire legame con la formula, ma è molto difficile realizzare discorsi che vadano al di là delle ipotesi.

Sia il processo, sia i momenti, i gruppi e i punti sono legati alla serializzazione (legame reciproco); la genesi della forma è legata a momenti (ma in teoria anche ai processi dovrebbe esser legata). La proiezione della formula è collegata al principio compositivo della formula.

È dunque da notare Coenen colleghi il modello della galassia alla proiezione della formula, ovvero un modo di descrivere il principio geografico; ovvero che ci sia una dimensione globale, una dimensione locale e un continuum che interessa questa pluralità di scale e livelli.

Quindi il principio della relatività progressiva va ad informare di se tutto, ad esempio l'allargamento progressivo del serialismo a parametri che sono via via sempre più staccati dal suono e sempre più concettuali ed intellegibili (non percepibili), è un'applicazione del principio di relatività progressiva, che si applica anche alla serializzazione e alle varie forme di genesi della forma.

Restano ovviamente dei punti oscuri, come la parte dei principi costruttivi, in cui si avverte una prevalenza di necessità (quasi medievale) di simmetria e coerenza dei numeri, rispetto al concreto operare del compositore.

Questa ultima considerazione dello schema del compositore può concludere questa galoppata sul paradigma di Stockhausen, cercando di chiarire il rapporto tra ispirazione e poi il passo faticoso che ci porta allo scrivere la prima nota o al sintetizzare la prima manciata di millisecondi del suono.

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