Storia della Musica Elettroacustica

Bruno Maderna

Maderna uno dei 2 compositori che fondarono lo Studio di Fonologia nel 1955, iniziò un’importante riflessione sul tema delle competenze elettroniche, di fatto gli assidui utilizzatori dell’elettronica di quegli anni divennero a Milano: Nono, che ne fece un uso massivo; Maderna; Berio realizzò solo Thema:… Maderna e Berio non hanno particolari competenze elettroniche, lo stesso Evangelisti che fu uno dei principali promotori della cultura Elettroacustica non aveva mezzi per insegnare a livello efficace. Maderna e Berio non avevano questa formazione. Istruzione musicale considerata branca della sezione umanista, in Italia il musicista è più facile che sia laureato in lettere piuttosto che ingegneria (musica è un testo). Maderna ebbe una storia particolare invece, era un musicista di vecchia scuola, con carriera da direttore d’orchestra, e dall'altra divenne un elettroacustico, come qualcosa di dilettantesco, si avvicina allo studio, Maderna è alla ricerca di un inventario di timbri, ma molti dei suoi timbri all'atto pratico vennero realizzati da Marino Zuccheri, anima scientifica dello Studio di Fonologia, il procedimento compositivo di Maderna era infatti un assemblaggio di timbri realizzati da Zuccheri, è comunque sempre connesso al concetto di nota, suoni assemblati insieme in una sequenza sintattica, legato dunque ad una concezione della musica come un testo.

Notturno del 1956 è un contrappunto in forma tradizionale a tutti gli effetti, infatti, Maderna essendo in possesso di cultura compositiva umanistica utilizza pratiche seriali, unendole alla sua conoscenza della musica polifonica veneziana, lezioni che passò a Nono, ed a tutte quelle figure di rilievo che si concentrarono intorno a lui. Maderna fu fautore della nuova scuola di Darmstadt e profondo conoscitore della seconda scuola di Vienna, grande direttore di composizioni di Berg. Negli stessi anni in cui Maderna si approntava a districarsi nella musica elettronica, figure come Petrassi e Dalla Piccola rimanevano dell’idea che essa non potesse mai elevarsi alla musica d’arte.

Intuisce e sviluppa elementi propri del linguaggio elettronico come impulsi e Fasce Sonore (il nome fasce sonore verrà dal pezzo che Evangelisti creò nel 1956-57 a Colonia), stabilisce che se uno vuole fare musica elettronica deve avere un suo lessico particolare, perché può fare o dire cose che la musica tradizionale non può fare. Xenakis porterà una concezione di tipo organico, che si sviluppa con leggi interne anche di tipo statistico completamente diverse dal concetto seriale.

Maderna intuisce in 3 sue composizioni il percorso della musica elettroacustica:

  1. Notturno (1956), si sente che è una prima esperienza, mentre i due brani successivi si avvicinano alla composizione.
  2. Syntaxis (1957), cerca di sviluppare l'elemento sintetico, differenza di trattamento del materiale. Tanti modi di articolare il suono, avere una si tassi coerente col discorso musicale del compositore.
  3. Continuum (1958), scritto da Maderna nel 1958 a Milano, ha al suo interno progressivo modificarsi di suoni in un continuo (simile a granulatori), abbiamo in continuo incongruenze di ampiezza dovute a riverberi diversi, estensione degli oggetti di sintesi.

Bruno Maderna - Notturno (1956)

Notturno è un brano famoso di Maderna del 1956, in cui utilizza suoni elettronici e macchie coloristiche con una scrittura weberniana. Maderna in questo brano cerca di articolare i singoli elementi, mantenendo però le caratteristiche dell’elemento stesso, attuando differenze di trattamenti del materiale, procedimenti che approfondirà in Syntaxis, che ha una sintassi coerente in modo formale, con timbri simili anche in Continuum per via della tipologia di stesse attrezzature utilizzate. Maderna è dunque riuscito a capire da solo ciò che avrebbe reso interessante la musica strettamente elettronica rispetto alla strumentale, atteggiamento simile alle Sequenze di Berio, scrivere dunque un brano che è possibile suonare con un solo strumento Maderna scrisse per orchestra Biogramma, Quadrivium e Elodia e 3 concerti per oboe.

Bruno Maderna - Syntaxis (1957)

Distribuzione stereo, raggira la retorica del finale, costruisce un climax e la taglia all'improvviso, perché? Perché c'è un silenzio verso 6'20"? Silenzio è anche astenersi dalla petulanza del pezzo. Coro di voci abbastanza petulanti, silenzio arriva senza preavviso. Questo pezzo presenta complessità strutturale e timbrica. Questa acquisizione stilistica influenzerà molto più la musica strumentale futura che quella elettronica.

Bruno Maderna - Continuo (1958)

Continuo, scritto da Maderna nel 1958 a Milano, ha al suo interno progressivo modificarsi di suoni in un continuo (simile a granulatori), abbiamo in continuo incongruenze di ampiezza dovute a riverberi diversi, estensione degli oggetti di sintesi.

Bruno Maderna - Musica su due dimensioni (1958)

Musica su 2 dimensioni di Maderna del 1958 è suddiviso in 3 parti, Maderna si trova ad affrontare un problema compositivo non da poco, poiché dovette realizzare un brano con strumento (flauto) ed elettronica, problema tecnico ed estetico mai presentato prima Il brano si intitola appunto su 2 dimensioni, per comunicare l’inconciliabilità dei 2 mondi, acustico ed elettronico che cerca di far convivere, è tuttavia da considerare un lavoro tardoserialista il problema in questo brano è il tematismo e non il serialismo, tematismo che crea scollamento, inoltre di scollato c’è la parte per flauto, anche se l’operazione è da considerarsi pionieristica e risultata interessante vedere come cerca di risolvere problemi di contatto con riverbero e senza, vi è anche l’idea del solista e che l’elettronica debba essere subordinata ad esso, quasi ad essere un accompagnamento, dopo di essa parte importante per la composizione la fece Kontakte (1960- 61).

Bruno Maderna - Biogramma (1972)

Non va bene, troppo seriale

Bruno Maderna - Quadrivium (1969)

Timbro e articolazione, ha sfondato i muri del lessico, ci è arrivato attraverso la musica elettronica. Articolazione, accadimenti minimi nel tempo, ritmi liberi, andamenti di come viene visitato un campo armonico.



Maderna si è però fermato tecnicamente a Continuo, negli anni ’70 lo Studio di Fonologia viene monopolizzato da Nono (ed il suo Prometeo un cui c’è una gestione di timbro e articolazioni molto definita). È dunque da sottolineare come la musica elettronica abbia investito nel creare nuovi linguaggi strumentali.

Ligeti ebbe 2 stagioni, una bartokiana delle Bagatelle del 1953 e dopo 8 anni in cui era passato dallo Studio di Colonia compose Atmospheres (1960-61) la musica elettronica in questo brano è mimata dallo strumentale e supera l’idea del singolo strumento, gestendo masse nello stesso anno Bertoncini scrive un pezzo per voci ed intervalli microtonali, legandosi al concetto di fusione timbrica.

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