Storia della Musica Elettroacustica

Evoluzione del Pensiero Elettroacustico

Edgard Varèse, credeva che la musica si dovesse evolvere verso linguaggi nuovi, ma non riuscì ad espandere la sua idea compositiva e rimase al collagismo, realizzando però un’opera, il "Poeme Electronique", la quale presenta elementi di andamento Narrativo che lo rendono archetipico ed esemplare come brano della Storia della Musica Elettroacustica. Il Poeme è una composizione che venne realizzata per il padiglione Philips per l’expo del 1958 tenutasi a Bruxelles, venne scritta su 3 piste, e poi riportata su nastro traforato per la sincronizzazione con gli eventi visuali. Per l’ingresso del padiglione Xenakis realizzò Concret PH (concreto parabolico), ambiente sonoro mandato in loop che realizzava una prima “doccia elettronica” dello spettatore, il lavoro non veniva assolutamente considerato musica. Il progetto nacque dall'idea di LeCorbusier, il quale aveva come aiutante Xenakis.

Edgar Varese - Poeme Electronique (1958)

All'interno del Poeme troviamo delle voci, che sono musica ma anche realtà: voce atonale, frammento corale, frammento parlato/narrato.

Le caratteristiche che si evidenziano sono la scarsa polifonia, ed i suoni ripetuti identici, quasi a mo di segnale all'interno del brano, come la campana o appunto la voce, per chiarificare la successione degli eventi. (Elementi che rappresentano i brani di musica elettronica: 1. presenza di silenzi 2. presenza di suoni-segnale). Il Poeme rappresenta narrativamente un messaggio di progresso, di amicizia ed umanità, il percorso sonoro-narrativo è accostabile al percorso evolutivo dell’umanità, gli elementi acquistano senso dal contesto al contrario di Luc Ferrari, in cui i suoni sono ciò che sono. Per poter realizzare un’analisi del Poeme, bisognerebbe analizzare tutto il padiglione Philips, Varese definiva il padiglione “un padiglione in bottiglia”.

Iannis Xenakis - Concret PH (1958)

In Concret PH Xenakis attraverso la concezione dei grani attua un’evoluzione molto lenta ma senza narrazione, Concret PH risulta nel contesto del padiglione Philips di una modernità straordinaria, ed anche se è possibile individuarlo solamente a posteriori, Xenakis, avendo un pezzo di “tappezzeria” da inserire, si è sentito libero di comporre qualcosa che inducesse il pubblico ad ascoltare, che lo inducesse a fermarsi ed a porre il pubblico in un clima acustico. Concret PH dunque non invecchierà mai, poiché preanuncia la stagione della granulazione, il procedere di Xenakis nel tempo acquisì un procedimento formale con la stocastica e la statistica, ed ha portato a risultati sonori simili da parte di altri autori solo negli anni ’80, con ad esempio Riverrun di Barry Truax.

Barry Truax - Riverrun (1968)

Riverrun è uno dei brani simbolo del procedimento della granulazione e della creazione di massa, lo spettro che si realizza per Riverrun, diviene la partitura del brano (la sintesi granulare nasce per la realizzazione di suoni continui e sintesi vocale). Riverrun verifica la versatilità della sintesi granulare Truax, essendo canadese, riesce ad elaborare un brano assente da qualsiasi scrupolo della cultura europea (Varese non riuscendo a realizzare alcuni suoni obbiettivi, spesso li scrive, ad esempio, lui trova nell'elettronica uno strumento utile). Riverrun ha al suo interno anche una sorta di sentore narrativo, oltre ad essere un vero e proprio studio della granulazione.

Luc Ferrari - Musique Promenade (1964-69)

Uno dei possibili esiti del concretismo, fu realizzata a partire da registrazioni di ambienti, marcia di soldati (visione anti-militarista), musica, voce , utilizzo del reverse, silenzio, banda musicale, strumenti in generale. I gesti schaefferiani della prima ora, li ritroviamo dai 5 studi sul rumore, tutti in questa composizione, con un intento di narrazione, abbiamo una musica che realizza un effetto molto visivo.

All'interno troviamo come materiale utilizzato: lunghe registrazioni di campo (fondali), brevi registrazioni, registrazioni di suoni indecifrabili, suoni elettronici.

L’idea di Ferrari è che il soggetto camminante esprima sia una visione soggettiva ed al tempo stesso una visione della realtà ed emotiva, attraverso la deformazione dei suoni, il senso di questa composizione è tutto all'interno del suono, dalle idee alle associazioni di esse. Ferrari è documentario e naturalistico, e fa trapelare atteggiamenti finalistici da compositore, lascerà alle spalle la maschera schaefferiana e concretista nel brano Presque Rien.

Luc Ferrari - Presque Rien n1 (1971)

È una registrazione di un solo ambiente, rimanda alla classicità, un suono preso, staccato e riproposto sulla pellicola sonora, vi sono 4 di questi brani, di cui il più famoso è quello sulla spiaggia. Decide dunque di asportare il suono di una realtà. Registra i suoni di Presque Rien (quasi niente) Nº1 sulle coste del Mar Nero, la registrazione è effettuata con microfoni in vari punti.

Il brano è suddivisibile in tre parti della materia sonora: 1. introduzione e presentazione dei vari suoni 2. motore. 3. comparsa del canto (il canto detiene sempre una connotazione).

È da individuare la fondamentale differenza tra la passeggiata musicale de la Musique Promenade e Presque Rien, in Presque Rien, non vi è nessun significato ideologico e particolare, è puro accadere (collegandosi alla gallina all'interno del brano, possiamo ricordare come Leopardi abbia teorizzato l’ascolto acusmatico, attraverso una gallina in una poesia lirica). Dunque l’ascolto di Presque Rien nasce quasi dalla noia, la comparsa della voce arriva a tradimento. Individuiamo in questo brano una sospensione del tempo e dello spazio ed il dettaglio più insignificante della realtà ripreso con uno sguardo attento, troviamo in Presque Rien dunque un brano leopardiano che riprende il mondo con una focale fissa Liberatosi del Kitsch, Ferrari va verso la purificazione del gesto come atto compositivo.



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