Storia della Musica Elettroacustica

Jean-Claude Risset

Jean-Claude Risset a questo punto dopo le prime esperienze al computer avute dagli ingegneri e dopo la chiamata disperata di compositori di Max Mathews si chiede: come facciamo a produrre dei suoni che non facciano schifo? La sua ricerca partirà dagli esempi più presenti all'interno della musica, gli strumenti musicali. Risset capisce la correlazione tra timbro, ampiezza e modelli di attacco (diverse ampiezze del segnale hanno un timbro diverso a diverse ampiezze) e prova l’analisi spettrale dei suoni strumentali. Infine analizza e sintetizza ciò che ha scoperto nel 1968, compiendo un salto spettacolare ed inaugurando la stagione della computer music.

Dopo aver studiato Helmoltz e Fourier arrivò a capire che il timbro era determinato dall'attacco del suono e che i transienti erano unici particolari e significanti, descrive gli spettri tempo varianti e identifica come l’inviluppo degli spettri vari nel tempo, ciò gli permetterà di avere il salto di qualità, con suoni migliori. Come ad esempio il timbro dell’ottone che cambia dinamica e spettro interno, che afferma con il Catalogo dei suoni sintetizzati al computer del 1969 in 13 CMC della WERGO. Risset produce dunque il primo pezzo di Computer Music artisticamente compiuto tutto sintetizzato in Music. Ed alcuni dei suoni realizzati per il catalogo finisco all'interno di Computer Suite from little Boy del 1968 e Mutations del 1969.

Jean-Claude Risset - Computer Suite from Little Boy (1968)

(nastro magnetico, soprano e orchestra) Con Computer Suite from Little Boy Risset compone anche un discorso narrativo oltre che una riflessione sul linguaggio della computer music e la musica elettronica in generale. È interessante il superamento della fase ancorata agli spettri degli strumenti musicali. Si tratta di un’opera del 1965, realizzata 20 anni dopo lo sgancio delle atomiche sulle città di Hiroshima.

Jean-Claude Risset - Mutations (1969)

Ma è con Mutations che Risset realizza il linguaggio proprio della Computer Music, introducendo anche un frammento di FM nella coda del brano, in questo brano sentiamo suoni che hanno fatto il lessico della Computer Music. Risset è importante per il suo linguaggio musicale che ha verificato la praticabilità di certe strade.



Altro ambito che esplora, si può fare un brano con voce e computer, realizza Inharmonique nel 1977 per rispondere a questa domanda, vocalità molto alta ed elettronica che cerca di surrogare uno strumentale.

Tra i brani con strumenti acustici troviamo poi Songes del 1979 (contrapposizione del mondo dei pieni e il mondo dei vuoti, tentativo di recupero della gestualità naturale) e Passage del 1982 (Passage I, tentativi di far convergere registri strumentali ed elettronici, Passage II dialogo molto forte tra flauto ed elettronica brano che sviscera gli aspetti del suono) e Sud del 1985 (musica ibrida).

Jean-Claude Risset - Songes (1979)

Jean-Claude Risset - Passage (1982)

JJean-Claude Risset - Sud (1985)



Si concentrerà anche sulle illusioni sonore Risset con il glissando continuo ad esempio. In Risset deve essere esibito il virtuosismo sempre.

Nel 1982 Risset riutilizza i suoni del catalogo che son archeologia ormai, diventati storicizzati, e non rappresentano ciò che poteva esprimere la computer music nel 1969, ma un ritorno al passato, ritorno al grosso rischio di associazione di suoni elettronici angosciosi per avallare una convergenza di suoni elettronici e contenuti angosciosi.

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