Storia della Musica Elettroacustica

Luigi Nono - Dal 1980 circa

Dal 1980 circa con il quartetto Fragmente Stille, An Diotima, unico quartetto d’archi di Nono avviene una svolta poetica, ovvero la Poetica del suono mobile ovvero della completa interiorizzazione dell’esperienza del sonoro che non ha più legami con l’esperienza militante degli anni ’60, che culminerà nel Prometeo (1984-85) ovvero il testamento spirituale di Nono.

"L’oriente è rosso" di Nono per 3 gruppi strumentali e nastro, ha come base un canto vietnamita.

In tutto ciò il lavoro di Nono è comunque distante da quello di Ligeti, il quale lavora alle micro-tessiture che hanno ben poco di orchestrale nel suono mentre in l’oriente rosso si hanno maschere orchestrali nette ed è interessante vedere come il lavoro fatto sul suono da Nono abbia fatto crescere la sua consapevolezza elettronica, la quale sembra quasi preparatoria al Prometeo, come ad esempio il trattamento dell’orchestra per masse (nel Prometeo non sentiamo mai pronunciare una melodia).

Xenakis, rappresentazione di un concetto scientifico con suoni tradizionali, Nono concezione di ricerca del timbro ma che combacia con il timbro stesso, poiché non c’è concezione artigianale, ma gli interessa l’ascolto e le microvarianti, non fatto di note e frasi, ma di sfumature, sbavature ed ombre.

Luigi Nono - Con Luigi Dallapiccola (1979)

In Con Luigi Dallapiccola non percepiamo la poetica del suono mobile anche se le percussioni dovrebbero sviare dal concetto di melodia, funziona meglio (il suono mobile) quando suoni omogenei fra loro vengono complicati dall'elettronica. Suono mobile è definibile con micro variarsi, molto materico e fatto di una pasta sonora e non presenta frasi e narrazione all'interno. Le micro variazioni si celano dunque all'interno dei singoli strumenti, mentre in Con Luigi Dallapiccola abbiamo una visione antagonista.

Luigi Nono - Fragmente Stille, an Diotima (1980)

L’imperfezione del suono diventa un valore, non ci sono fraseggi continuativi, le note sono frammenti molto brevi o suoni molto lunghi, Nono grazie alle possibilità timbriche cerca di creare un tessuto cangiante e frammentario non riconducibile a suoni precedenti (ogni sbavatura è insignificante, sorta di matrice informale, come in Musique Promenade, i suoni esterni li integriamo con il brano).

Luigi Nono - Prometeo (1981-1985)

In Con Luigi Dallapiccola non percepiamo la poetica del suono mobile anche se le percussioni dovrebbero sviare dal concetto di melodia, funziona meglio (il suono mobile) quando suoni omogenei fra loro vengono complicati dall'elettronica. Suono mobile è definibile con micro variarsi, molto materico e fatto di una pasta sonora e non presenta frasi e narrazione all'interno. Le micro variazioni si celano dunque all'interno dei singoli strumenti, mentre in Con Luigi Dallapiccola abbiamo una visione antagonista.

Luigi Nono - Intolleranza (1960)

  • prevalenza dell’urgenza etico-politica(testi politici)
  • prevalenza della voce sia sola sia corale
  • musica elettronica per nastro
  • forte dialogicità fra elettronica e componenti dal vivo
  • Luigi Nono - Como una ola de fuerza y luz (1971 - 72)

  • marginalizzazione dei temi etico-politici
  • ritorno allo strumentale
  • elaborazione della poetica del suono mobile
  • integrazione dell’elettronica nel timbro complessivo
  • elettronica negli anni ’70 è integrata


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