Storia della Musica Elettroacustica

Musica Concreta - Primo Periodo

Nel 1953 Schaeffer ha lo scontro con la musica contemporanea al festival di Donau Eschingen con l’Orfeo ’53 (uno dei primi esempi di spazializzazione). Orfeo 53 fu, oltre che fischiato, punito perché eseguito in un contesto non adeguato. La critica che riceve, lo porta a riflettere e l’accusa di collagismo (che viene considerata una forma di dilettantismo), risiede sul fatto che la scelta dei suoni è basata su suoni trovati per caso. Schaeffer deduce che al musicista concreto manca il dominio della materia sonora, è come se raccogliesse conchiglie, mentre il musicista tradizionale decide il suono che vuole (trovare anziché cercare), manca il dominio assoluto sul suono.

Schaeffer dunque catalogherà i suoni per risolvere il problema dell’infinità dei suoni, catalogandoli per:

  • durata
  • profilo energetico
  • grana
  • tessitura
  • struttura della durata

Schaeffer definisce dunque l’Oggetto Sonoro, realizzando il Trattato degli oggetti sonori musicali (1966). Il GRM diviene dunque una comunità di musicisti che segue la lezione schaefferiana sull'oggetto sonoro, e Schaeffer riesce a risolvere il paradigma dell’infinito sonoro, attraverso la catalogazione con griglie dei suoni Schaeffer approccia il discorso nel trattato fenomenologicamente. L’esperienza acusmatica è dunque definibile come esperienza puramente estesica. Non ha senso dire di conoscere tutti i suoni del mondo perché non sono numerabili.

Indagare come fare musica coi rumori. Ogni studio formula una possibile ipotesi su che cosa possa significare fare musica coi rumori. Non è così scontato.

Pierre Schaeffer - Études de bruits (1948)



ANALISI

  1. Étude aux chemins de fer - trains
    Siamo proprio alle origini. Loop/ solco chiuso. La realta per definizione non è ripetitiva. Esperienza che fluisce nel tempo che non permette ritorno, impregnata di tempo che passa. Solco chiuso mi permette di ripresentare un oggetto identico, ritmo. Nel momento in cui taglio un pezzo di suono e lo ripeto genero ritmo. Col fischio del treno distingue suoni segnale da suoni corpo. Tendiamo ad enfatizzarne i significati archeologici. Inizio embrionale, primitivo, loop che mi permette di dare ritmo ad una realtà che non ce l'ha. Esperienza inaudita perché nella realtà non esiste una ripetizione uguale a se stessa.

  2. Étude aux tourniquets - toy tops and percussion instruments
    Un passo diverso. Sentiamo dei strumenti musicali. Pezzo acusmatico. Ad una certa sentiamo la melodia di un violino. Qual'è il suo significato? È mimetico o rappresenta soltanto un suono? La risposta giusta non c'è. Schaeffer mette appunto un tipo di apparecchio detto fologeno, che permette di variare la velocità ed il pitch, oppure solo la velocità. Mescolanza di elementi riproposti con durate velocità e pitch diversi.

    Suono strumentale si muove su tre livelli:

    • Storia - mondo: imprescindibile. Non potrà mai essere oggetto sonoro e basta.
    • Semilavorati in musica: accordi, scale, tecniche, metri, convenzioni strumentali, tutto ciò che è precomposto, elementi già a nostra disposizione.
    • Suono: Se nel mio pezzo metto solo una nota di violino, non sono più in presenza di una codifica del mondo o precomposta, sono nel suono. La pura timbrica. Songe di Risset.

  3. Étude violette - piano
    Protagonista assoluto è il pianoforte. Rumorizzazione del musicale. L'elemento musicale garantito però in questo caso l'uso del loop e del reverse servono a delocalizzare rispetto le abitudini il musicale pianistico. Suono strettamente imparentato col tempo, ma ascoltare al contrario è un'esperienza forte, inaudita. Pianoforte senza attacco preludio fasce sonore. NB Beethoven canti popolari per pianoforte.

  4. Étude noire - piano
    Più lunga. Incrocia le tecniche delle prime composizioni. Sta imparando a scrivere. Sviluppa gli elementi.

  5. Étude pathétique - sauce pans, canal boats, singing, speech, harmonica, piano
    Impressionante la capacità evocativa. C'è una cosa che non c'è mai stata: la voce. Questo studio ha una struttura narrativa. Indaga le caratteristiche morfologiche di un accadimento sonoro. Dal coperchio che cade è come se vuole farci sentire com'è bello. C'è un po tutto.

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