Il computer è sempre meno una macchina che pensa ed è sempre di più una macchina che simula la realtà, con i modelli fisici e matematici ad esempio (simulazione di corde e tubi ad esempio o del tratto vocale).
Oggi la sintesi non si basa più su un mero calcolo, ma sulla simulazione della realtà, il computer ad oggi simula processi e la capacità del modello è espressa dalle metafore che riesce a realizzare.
La differenza tra Illiac Suite di Hiller e la sintesi del suono è che il computer ora è capace di fare cose più complesse, non esiste infatti più il motivo che porti ad utilizzare suoni che arrivino dalla realtà, distinzione tra un’idea di simulazione del pensiero ed un’idea di simulazione del suono che converge verso pratiche.
Alcuni modelli fisici interessanti sono quelli realizzati da Barrière tra il 1977 e il 1982 denominato Chante e Forme, Modello fisico della voce e sistema di controllo di esso, da cui deriva la composizione Chreode I, primo brano realizzato con la sintesi per modelli fisici sulla voce, assomiglia ad un quadro puntillista di Seurat, ascolto estesico e valutazione della portata storica del brano.
La volontà di avvicinarsi ad un suono reale togliendogli la naturalezza a ciò che fa è anche la spinta di Wishart che scrive 6 brani intitolati VOX di cui solo Vox 5 è di musica elettronica in cui utilizza l’analisi e la re-sintesi applicata alla vocalità, attraverso un phase vocoder.
Il vocoder è algoritmo che:
Wishart è dunque un compositore molto tecnologico che sente il bisogno di svincolarsi dal dominio della tecnologia come ragion d’essere della tecnologia, non come Chowning che definisce la tecnologia come uno strumento per svincolarsi dalla presenza tecnologica e portarla a scopi espressivi.
Wishart è considerabile un vero competente dell’elettronica (Libro On sonic Art di wishart), cerca di dominare la tecnica alla perfezione per svincolarsi da essa.
Altro brano sui modelli fisici importante è Corda di metallo di Lupone in cui si entra nell’ambito del tempo reale.
(1980 software per avere suoni in tempo reale attraverso la 4x di DI GIugno all’IRCAM, fino al 1977 per avere un minuto di suoni bisognava aspettare le notti poi arrivò il samson box i cui figli furono il Moog, il Synclavier ed il Fairlight ed il Syter). strumenti elettronici
Attraverso il sistema in tempo reale 4A Wessel realizzò Antony, il sistema aveva 512 oscillatori e fu uno dei primi pezzi realizzati in tempo reale (attraverso DSP, ovvero il calcolo audio pesa su un processore dedicato all’audio invece che sulla macchina stessa). Peppino Di Giugno, non capiva nulla di musica ma gli interessava la macchina, Di Giugno lavorò all’IRIS, nelle Marche a Fatar, Bontempi al distretto delle fabbriche musicali italiane.
Wessel risponde con Antony all'utilizzo che si poteva fare con 512 oscillatori.
Archetipo che funziona per Wessel è il mettere e togliere frequenze basse, segreto fatto di strutture, di oscillatori sovrapposti che emulano la sovrapposizione di timbri, frutto di una strutturazione del materiale, con esiti predefiniti.
Wessel realizza di fatto l’utopia di Colonia, realizzare grandi strutture partendo dall'elemento atomico, ovvero l’oscillatore.
A Colonia volevano utilizzare le consonanze, Ligeti realizzò che secondo lui non erano realizzabili con l’elettronica ma con gli strumenti, attraverso Kammer Konzert, Atmospheres, Ramiphications e quartetto, dunque Ligeti aveva una doppia discendenza, da Antony discende da Ligeti e poi Ligeti stesso si basa su Antony.
A partire da Ligeti vi è una differenza con gli spettralisti che lasciano emergere armonie e melodie consonanti alle volte con carattere complesso.
Altro compositore è Chris Chafe con il brano In A Word per strumento ed elettronica con elementi elaborati del violoncello.